Si parla sempre di ingredienti della tradizione messicana e delle relative ricette… Ma quali sono invece i metodi di cottura più famosi in questo paese? Ecco cosa sapere a riguardo.
PASSATO
I nativi messicani non possedevano dei forni: di conseguenza, si usava scaldare le pietanze sopra un fuoco aperto, usando pentole e padelle in ghisa o ceramica. Molto diffusa era anche la cottura a vapore, creando delle fosse profonde dove le pentole venivano tenute in sospensione sopra l’acqua bollente. Anche la frittura era ben nota per la preparazione, ad esempio, di taquitos, flautas e chimichangas. Erano soliti utilizzare poi un “metate y mano“, un grosso strumento in pietra o pietra lavica dalla superficie leggermente concava per macinare o schiacciare gli ingredienti, proprio come un molcajete.
PRESENTE
Molcajete e pentole in ghisa sono degli strumenti essenziali per la cucina messicana, tanto da esistere addirittura certi modelli rotondi creati appositamente per la cottura delle tortillas. Un metodo di cottura oggi molto diffuso è la grigliatura, che esalta i sapori autentici dei piatti messicani, ideale sia per la carne (soprattutto quella asada) che per le fajitas. La bollitura è invece un ottimo modo per cucinare verdure, oltre che ovviamente la carne (ottenendo, ad esempio, la carnitas), e senza dimenticare le spezie poi! E per mescolare il tutto? I cucchiai di legno sono il metodo tradizionale per mescolare il contenuto di una pentola.